Essere donna è sempre stato difficile.
Prive di diritti politici e costrette a giornate intere nei ginecei, le donne greche non potevano recitare e non avevano nemmeno il permesso di assistere alle rappresentazioni. Addirittura, i ruoli femminili erano interpretati da uomini.
Pur essendo estranee alla vita cittadina, nella letteratura le donne erano spesso protagoniste, infatti scatenavano guerre come la bella Elena, sfidavano i sovrani come l’eroica Antigone o si ribellavano ai mariti come la sventurata Medea. I personaggi femminili quindi, venivano utilizzati dagli uomini per esplorare stati psicologici che a loro erano preclusi.
Il teatro latino invece era meno legato a valori civili del teatro greco, ma diveniva un occasione di divertimento per tutti, donne comprese, che potevano sia assistere alle rappresentazioni che calcare il palcoscenico nei mimi, durante i quali recitavano, cantavano e ballavano.
Donne autodistruttive come Medea o Lady Machbeth che si consumano tragicamente, donne emancipate come Antigone, donne folli come Ofelia e donne intelligenti e sagaci come Mirandolina.
Ancora oggi abbiamo le nostre battaglie da affrontare, ma sicuramente se godiamo di una posizione migliore, lo dobbiamo a quelle donne che prima di noi, si sono battute per le nostre cause.
Che tutte le donne possano guardarsi allo specchio ogni giorno e ammirare il mondo bellissimo che hanno dentro e che possono donare. Che tutte le donne possano essere quello che vogliono. Che abbiano il coraggio di amarsi. Sempre.
Donne e teatro
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