L’idea era quella di cominciare questo fiume di parole in piena con: “Caro Manuel”, ma niente di tutto questo sarà fatto.
Ci piace pensare che sei ancora qui.
Che semplicemente ti sei nascosto da qualche parte per tirarci un brutto scherzo, o che forse si stava così bene sull’Isola che non c’è, che sei andato a sondare il terreno fino a quando tutti ci ritroveremo. Semplicemente.
C’è una data impressa nelle nostre menti: 12 ottobre 2019.
Per alcuni una data qualunque, per tutti noi una data intrisa di dolore, stupore e destabilizzazione. Chiunque abbia avuto la fortuna di passare anche solo cinque minuti in tua compagnia, ricorderà perfettamente la tua risata contagiosa e la tua dolcezza così rassicurante: che si parlasse di lavoro o di altro, tu eri così, una sicurezza.
Quel cuore che ti ha tradito è quello stesso cuore che affidavi al tuo pubblico dopo ogni spettacolo. È bello pensare che si sia solo frantumato in pezzettini microscopici e che con l’aiuto della polvere di fata, sia entrato in ognuno di noi.
L’umiltà di chi ne ha passate tante e viste troppe. Un venditore di storie come noi, che abbiamo scelto di fare il mestiere più bello del mondo.
Oggi, 25 Maggio 2020, è il tuo giorno. Il tuo compleanno. Il #ManuelDay.
E tu sei con noi sempre un po’ più di ieri, in ogni attimo e battito.
Se puoi, da quella stella lontana, guarda e sorridi, perché quello che hai lasciato è tutto questo: ricordi, risate, sacrifici, bellezza e umiltà.
Grazie Manuel, ovunque tu sia.